lunedì 5 marzo 2018

La Sardegna nell'età del ferro: nuragica o post-nuragica?

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L'età del Ferro (IX-VI sec. a.C.) rappresenta un punto di svolta per la civiltà dato che si consolidano delle novità e dei cambiamenti già avvenuti nel Bronzo Finale (XIII-IX sec. a.C): la comparsa dei bronzetti, dei primi oggetti in ferro, delle capanne delle riunioni, delle sepolture singole e della fine della costruzione dei nuraghi e delle tombe dei giganti.
Questi ultimi due fattori sono i più importanti perché hanno fatto nascere un dibattito tra archeologi lungi dall'essere concluso: quello sulla continuazione dell'epoca nuragica o della sua fine e dell'inizio del periodo post-nuragico.

Come si potrebbe parlare di nuragico quando la costruzione più caratteristica di tale epoca, il nuraghe, non viene più costruita? Per non parlare poi delle tombe dei giganti. Però gli antichi sardi continuano ad usare la maggior parte dei nuraghi rimanenti, tanto che molti finiscono per riprodurli in modellini di varie dimensioni, dai 5 centimetri fino al metro e mezzo circa. Quindi l'epoca rimane sempre quella nuragica? La questione, come spero di avervi fatto capire in queste righe, è parecchio spinosa perché presenta elementi validi da tutte le parti. Analizziamola insieme.

Argomenti per la fine del nuragico.

Come detto prima, non vengono più costruiti nuraghi e tombe dei giganti; queste ultime in particolare non vengono nemmeno più usate e finiscono per essere sostituite da delle sepolture singole. Questo rappresenta un importante cambiamento in quanto si passa da una sepoltura certamente più aperta e collettiva ad una sola e riservata ad un unico elemento distinto tra gli altri, dunque un cambiamento sia strutturale che culturale nell'ottica delle sepolture.

Per quanto riguarda la fine della costruzione dei nuraghi, va detto che alcuni vengono abbandonati mentre altri vengono ancora abitati ed utilizzati; tuttavia, essi sembrano avere un ruolo leggermente più marginale vista la creazione di nuove strutture come le capanne delle riunioni, grandi capanne circolari con banconi-sedili, usate in tutta probabilità per le riunioni tra i personaggi importanti dei vari villaggi.

Vanno infine fatte notare tutte quelle novità, introdotte nell'età del Bronzo finale, riguardanti le strutture, come la comparsa dei tempi a megaron, dei pozzi sacri (già comparsi, in realtà, nel Bronzo recente) ed abitazioni a più camere al posto delle capanne circolari monocamera, e la cultura materiale (bronzetti, nuove forme vascolari con nuove decorazioni).

Argomenti per la continuazione del nuragico.

Come scritto prima, nonostante non vengano più costruiti ed abbiano perso parte della loro centralità, i nuraghi sono ancora in larga parte utilizzati e rivestono ancora una certa importanza. In molti vedono un cambio di funzione di queste strutture da edifici civili a templi, visto il rinvenimento di molti oggetti attribuiti a rituali religiosi, come le cosiddette lucerne votive, all'interno di alcuni ambienti dei nuraghi, ma personalmente non sono d'accordo visto che era possibile che solo le parti dei nuraghi in cui ritrovarono le lucerne fossero adibite a pratiche religiose. Una testimonianza dell'importanza che rivestivano ancora i nuraghi ci è data dai numerosi rinvenimenti di modellini di nuraghe rinvenuti in più siti dell'età del Ferro, compresa la necropoli di Monti Prama.
Uno a questo punto può dire che pure in periodo punico e romano i nuraghi venivano utilizzati, il punto è che in quei periodi i nuraghi non rivestivano più nessuna importanza politica all'interno di una Sardegna che si trovava in un contesto diverso.

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Modelli di nuraghi complessi provenienti dal sito di Monti Prama, presenti al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Cosa ne penso.

La questione, come detto prima, è piuttosto spinosa visto che gli argomenti portati sono comunque discutibili e che nessuno ha il dono della necromanzia per poter resuscitare i cadaveri trovati nelle tombe dell'età del Ferro. Si può discutere sul fatto che quei modellini non fossero una testimonianza dell'importanza che avessero avuto in età del Ferro ma bensì un ricordo della magnificenza dell'età del Bronzo (vedasi i vari riferimenti all'impero romano, che veniva visto come un'età dell'oro, nel medioevo); si può discutere che tutti questi cambiamenti riguardanti le strutture, la cultura materiale e funeraria fossero in realtà un'evoluzione delle stesse comunità che hanno edificato i nuraghi.

Per come io la vedo, nonostante i cambiamenti ed evoluzioni che si sono verificati, penso che si possa ancora parlare di periodo nuragico in quanto i nuraghi, nonostante non vengano più costruiti ed altri vengono abbandonati, nonostante la presenza di una nuova ed importante struttura come la capanna delle riunioni, sembrano ancora conservare la loro funzione di rappresentare il potere dei vari capi villaggio sardi.

E voi come la pensate? Se dissentite da quanto penso io, non fatevi problemi a commentare, il blog è fatto anche per questo ;)

Ci si sente!

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