mercoledì 12 dicembre 2018

Cagliari Capitale d'Italia? Non proprio...


"NON SI PARLA DI CAGLIARI CAPITALE D'ITALIA!"



Così mi è stato scritto, a lettere maiuscole, nella sezione commenti di una breve storia del quartiere storico di Castello, Cagliari, che io stesso avevo scritto sul blog della associazione Mare Calmo. Commento stesso che, essendo sotto moderazione ho deciso di non immettere vista l'entrata molto poco tranquilla del signore in questione, che delineava molta poca voglia di discutere: su internet, in chat, nei commenti ed in qualsiasi altro punto in cui si scrive, scrivere con le lettere tutte maiuscole equivale ad urlare, chi ti dice le cose urlando ed alzando la voce non vuole sentire ragioni! Avendo io alle spalle una certa esperienza di litigate virtuali, non me la sono sentita di intrattenermi con quella persona e pertanto ho optato per una cancellazione del commento. Se poi la persona in questione ignorasse il significato di tali parole e non avesse dunque alcun intento bellicoso, allora chiedo venia; se tale persona sta leggendo l'articolo di questo piccolo blog (cosa improbabile) allora le verrà spiegato perché quanto mi ha scritto non è esatto.


Sto parlando della questione di Cagliari capitale d'Italia: qualcuno, molto tempo fa, ha infatti affermato che la prima città della Sardegna fosse stata una delle capitali d'Italia non riconosciute dalla storia ufficiale, in particolare la più antica in assoluto; il fatto che essa non venga riconosciuta, sempre secondo tale persona, è la prova che l'Italia consideri la Sardegna come una nullità da visitare solo in estate. Il punto è che chi ha affermato questo non è l'ennesimo indipendentista sardo perennemente incazzato in rete e con una certa propensione all'insulto a chi non la pensa come lui ma niente popò di meno che Francesco Cesare Casula, uno dei più autorevoli ed illustri storici sardi.


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 Francesco Cesare Casula, uno dei più attivi storici sardi.

Per chi non lo conoscesse, il buon Francesco è stato uno degli storiografi sardi più attivi in assoluto; basti pensare che, nella sua lunga attività accademica, ha scritto circa una settantina di opere e si è impegnato a lungo nella diffusione della storia e della cultura sarda; recentemente si sta battendo, che io sappia, per la difesa e sopravvivenza del sardo nelle scuole, iniziativa davvero nobile e che secondo me meriterebbe davvero tanto appoggio. Grande testa dotata di altrettanto grande cultura dunque, non certo uno zoticone della risma intellettuale di un terrapiattista qualsiasi. Sulla base di cosa, però, afferma ciò che ha detto? 

La sua teoria si basa su i seguenti fatti:
  1. la creazione di un primo "Regno di Sardegna e Corsica" dopo che gli aragonesi conquistarono le prime terre nel 1324. 
  2. I Savoia ottennero la qualifica ufficiale di Re soltanto dopo l'annessione dell'isola ai loro domini, così furono riconosciuti come "Re di Sardegna" e diedero vita al "Regno di Sardegna"; ciò è avvenuto alla spartizione successiva alla fine della Guerra di successione spagnola, in seguito ai trattati di Londra e dell'Aia.
Stando a quanto detto da alcuni siti che sostengono l'argomento, citando come bibliografia lo stesso Cesare Casula, non vi sarebbero neppure documenti che comprovino che Torino fosse riconosciuta come capitale del Regno; inoltre il fatto che Torino fosse riconosciuta come capitale sarebbe dovuto nient'altro che ad una consuetudine, creatasi con l'abitare della corte sabauda in quest'ultima città invece che a Cagliari.

Si può essere d'accordo col fatto che si tenda ad ignorare la parte che giocò la Sardegna nella formazione del Regno d'Italia e che Cagliari stessa fu effettivamente capitale del Regno di Sardegna una volta che i Savoia furono costretti a sbarcare dalle nostre parti dopo essere stati sfrattati gentilmente da Napoleone Bonaparte e le sue truppe. Quindi si può tranquillamente affermare che Cagliari, per un certo periodo (1799-1815) fu la principale città dell'antenato del Regno d'Italia. Che fosse invece capitale del Regno di Sardegna dal 1720 al 1861 è una bazzecola. Perché?

Date una occhiata a questi documenti, presi dall'Archivio di Stato di Torino: questa è la carta topografica che collegava Torino ad Asti, datata al 24/06/1779, noterete che Torino stessa è definita Capitale, ciò prima della fuga dei Savoia in Sardegna; questo è invece un progetto di ripianificazione urbana di Torino del 1815, con i Savoia appena tornati a casa, anch'esso recante la dicitura di Capitale.
Concludo infine dicendo che il fatto stesso che, nei documenti del passaggio di status di capitale da Torino a Firenze, la prima sia riconosciuta come tale è la conferma di quanto io stesso scrivo dato che si tratta di documenti ufficiali

Scrivo tutto questo con assoluto rispetto nei confronti dello storico Casula e per quanto egli ha fatto e sta finora facendo.

Detto questo, vi invito tutti quanti a seguire la pagina dedicata a questo blog su instagram (https://www.instagram.com/illeggiadromondodimartino/)e su facebook (https://www.facebook.com/illeggiadromondodimartino/).

Ci si sente ;)