giovedì 22 febbraio 2018

Mariano IV di Arborea e la sua guerra contro la corona di Aragona. Un libro di Andrea Garau.


Visto che l'argomento precedente aveva una pertinenza alla cultura alla storia ed all'archeologia pari al congiuntivo con Francesco Totti, era cosa buona e giusta rifarsi un poco il blog con qualcosa di antitetico: un libro. O meglio: un libro su un periodo estremamente importante per la nostra storia.

Come già detto in un mio post precedente, la parte più importante della storia sarda risulta essere nel basso Medioevo visto le conseguenze a livello culturale e storico (non è stata certo una gran cosa stare con gli spagnoli in età moderna). Un altro fattore di importanza per quel periodo è il fatto che molto probabilmente abbiamo avuto le personalità sarde più grandi della nostra storia: Mariano IV di Arborea e sua figlia Eleonora d'Arborea. Se quest'ultima risulta essere più famosa, per ovvi meriti (difficilissimo essere una donna e poter regnare in pieno Medioevo), va anche detto che senza l'opera del padre se la sarebbe dovuta sudare ancor più di quanto non lo abbia già fatto in vita sua. Entrambi sono accomunati da due cose: il regno nel loro giudicato e la guerra contro gli aragonesi. Ed entrambi sono stati una brutta bestia per la corona di Aragona. Mariano IV in particolare stava per cacciarli definitivamente da tutta la Sardegna. Purtroppo però si beccò la peste e morì nel 1375. La stessa malattia si sarebbe poi portata via sua figlia, sempre nel momento in cui stava per sconfiggere gli aragonesi, segno che nella corona di Aragona ci sapevano fare con mazzine e fatture.

Il libro di cui oggi vi parlerò è un saggio fatto da Andrea Garau, riguardante proprio Mariano IV di Bas Serra (o di Arborea se preferite) e la sua guerra contro la corona di Aragona.


Si tratta di un saggio di 218 pagine diviso in quattro capitoli, a loro volta divisi in sottocapitoli, ed approfondisce nel dettaglio la figura dello stesso giudice di Arborea, il suo profilo politico e militare, il suo regno, la sua guerra contro il Regno di Aragona (il cui re in carica era Pietro IV il Cerimonioso) e gli eserciti messi in campo.

Ho trovato questo libro davvero interessante perché offre un quadro completo della nascita del sovrano della sua formazione a Barcellona (lui stesso e sua padre erano feudatari di re Pietro IV di Aragona), della sua abilità nel muoversi nello scacchiere internazionale e nelle strategie che ha adottato. Non starò lì a spiegare ogni singola cosa del libro, non sarebbe corretto verso l'autore che lo ha scritto, per cui vi posso scrivere le cose che più mi hanno colpito:


  1. La muta Sarda consistente in un ricambio costante di truppe fresche tra soldati al fronte e contadini che lavorano la terra.
  2. La scoperta di una netta preferenza di tattiche di guerriglia allo scontro campale non solo in Sardegna ma in tutta Europa durante il Medioevo (altro che battaglie campali in stile Braveheart).
  3. Tutto il sottogioco di trame ed apparenze che Mariano IV usava per giustificarsi delle sue azioni di fronte al mondo intero e a re Pietro di Aragona, a riprova che il nostro giudice non era certo uno scemo.
Va detto poi che la lettura in se è davvero buona: l'autore scrive in maniera perfettamente comprensibile ma allo stesso tempo molto dettagliata su ogni singolo elemento presente durante il regno di Mariano IV come giudice d'Arborea, comprese le testimonianze scritte dei personaggi in gioco in quel periodo e di quelli al di fuori di quel tempo ma le cui informazioni potevano essere molto utili per comprendere certe dinamiche che si verificavano nel basso Medioevo sardo.

Considerato che si tratta di un opera basata esclusivamente nel periodo di guerra di Mariano IV, la consiglio caldamente a tutti per approfondire la conoscenza del periodo in questione e di quello che, al pari di sua figlia, secondo me è stato il più illustre protagonista della storia di tutta la Sardegna.

Spero che questa piccola recensione vi sia piaciuta e che vi abbia invogliato a comprarlo, ci vediamo al prossimo articolo. In cui parlerò di nuovo di archeologia. A presto ;)

3 commenti:

  1. E perché omettere la figura del figlio di Mariano, Ugone III, a cui occorrerà restituire verosimilmente l'onore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel libro viene accennato alla figura di Ugone III, il punto è che il primogenito di Mariano IV è molto poco conosciuto in quanto non è durato molto (morto prematuramente), io stesso ammetto di essere completamente ignorante sul personaggio in questione.

      Elimina