martedì 3 aprile 2018

Esiste una struttura che abbia ispirato la costruzione dei primi nuraghi?




Quando qualcuno vede dei nuraghi le domande più frequenti sono sempre "a che periodo risalgono?", "quanti ce ne sono?", "a cosa servivano?", "quanto sono durati?", "come li costruivano?" e via dicendo; esistono poi altre domande meno frequenti al merito e, a mio parere una di queste è "chi è il primo che ha avuto la brillante idea di costruirne uno?". La questione, in questo caso, si fa parecchio complicata ma anche interessante dato che nessuno nasce imparato e nessuna costruzione nasce dal nulla senza la mente o le menti che hanno avuto l'ispirazione per costruirla. E tali menti da dove hanno preso tale ispirazione? Da un'edificio già preesistente?

Prima di fare tal ricerca, occorre capire perché sono stati costruiti i primi nuraghi (che, ricordiamolo, non sono i nuraghi monotorre classici ma i protonuraghi, detti nuraghi a corridoio) ed a cosa servivano.

Erano fortezze militari? No, visto che non sono collegati a delle mura o a degli antemurali (cosa che avverrà nel Bronzo recente 1400-1100 a.C.) e che lo spazio interno, in relazione alla spessa muratura, era davvero esiguo, dunque non l'ideale per contenere soldati o civili da proteggere che avrebbero fatto la fine del topo; erano dei magazzini? No, per l'ultimo motivo appena riportato; erano dei templi? No visto che nelle loro stratigrafie non erano cosparse di oggetti sacri (quest'ultimi appaiono in periodi molto postumi, vedi l'altare del nuraghe Su Mulinu a Villanovafranca (Sud Sardegna)); erano le residenze dei vari capi villaggio? Si e le loro dimensioni (alcuni sono piuttosto grandi) erano forse un modo per mostrare la propria forza ed influenza a tutti i capi del vicinato, più o meno la stessa cosa con i nuraghi complessi; erano stati costruiti per controllare il territorio e le sue risorse? Si.

Detto questo, conviene innanzitutto capire cosa c'è stato prima dell'epoca nuragica, facciamo quindi un bel salto indietro nel tempo è andiamo a capire cosa c'era nel Eneolitico/età del Rame medio-finale e nel Bronzo antico. Che cosa abbiamo in quei periodi? Nel primo abbiamo la presenza di ben 4 culture: la cultura Sub-Ozieri (3600-2800 a.C.) nella sua fase conclusiva, la cultura Filigosa (3000-2400 a.C.), la facies di Abealzu (2600-2250 a.C.), la cultura Monte Claro (2900-2400 a.C.) e la cultura dei Vasi Campaniformi (2400-2100 a.C.).
Per quanto riguarda il Bronzo antico abbiamo la fase finale del Campaniforme e l'inizia della cultura di Bonnannaro (2200-1750 a.C.).
Di queste che abbiamo citato ci interessano solo il Monte Claro ed il Bonnannaro.
Andiamo con ordine e partiamo dal primo dei due che abbiamo nominato.

La cultura Monte Claro è caratterizzata da tre elementi: A) la presenza di una serie di ceramiche dalle decorazioni caratteristiche (una di queste, una scodella ansata, ha ispirato la palmetta che vedete al parco di Monte Claro), B) la presenza, al sud Sardegna, di tombe a pozzo che contenevano inumati; C) la presenza, al nord Sardegna, di insediamenti fortificati con grandi mura fatte di massi appena sbozzati.
Quest'ultimo elemento è molto interessante perché testimonia la presenza di situazioni di conflittualità che dovevano essere avvenute in quel periodo in Sardegna.


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Scodella ansata rinvenuta a Monte Claro e palmetta presente sul parco omonimo. Non notate qualcosina?

 Risultati immagini per recinto torre monte barantaTombe a pozzo a Gannì, Quartucciu (CA), e recinto-torre del villaggio fortificato di Monte Baranta, Olmedo (SS).

La località più famosa in cui è stato rinvenuto un insediamento fortificato di quel tipo è senz'altro Monte Baranta, Olmedo (SS) ma ve ne sono altre abbastanza importanti come ad esempio Monte Ossoni, Castelsardo (SS), o Su Baddadolzu, Bonorva (SS).
Ciò detto, tutti gli insediamenti fortificati hanno una caratteristica in comune: sono cinti da mura ciclopiche e si trovano sulla cima di pianori soprelevati, caratteristica che li rende facilmente difendibili ed estremamente difficili da attaccare (almeno per il tempo in cui erano stato costruiti). Molte di queste muraglie vengono spesso confuse con quelle nuragiche (nel nuraghe Sanilo, Aidomaggiore (OR), c'è n'è una simile) e vi è un caso quello di Monte Baranta, in cui alcune genti nuragiche hanno riabitato il sito (frammenti di ceramica nuragica).

Che i nuragici abbiano preso spunto dunque dalle muraglie ciclopiche della cultura Monte Claro per costruire i primi nuraghi? Se si parla della costruzione dei nuraghi in se, no, il motivo sta nel fatto che solo i nuraghi complessi erano dotati di più torri ed antemurali per delimitare il loro spazio ed eventualmente proteggere gli abitanti dei villaggi loro correlati.
Vi è tuttavia la presenza di un edificio particolare presente nel sito di Monte Baranta ed in quelli di Sa Fraicata (Bortigiadas, SS) e Crastu Orgiu (Esterzili, SS); tra questi che ho nominato, solo il primo risulta scavato e documentato e riporta testimonianze che vanno dall'Eneolitico medio fino al Bronzo medio. Questi edifici di cui scrivo sono le torri-recinto.

Risultati immagini per monte barante recinto torreFotografia planimetrica del recinto-torre di Monte Baranta. L'autore si scusa per la qualità schifosa dell'immagine reperita.

Si tratta di costruzioni di gran lunga più imponenti e con una muratura molto più spessa rispetto alle normali capanne, vista la loro posizione ai margini dei dirupi avrebbero la funzione di avvistamento ed eventualmente di difesa, la sua presenza risulta quindi coerente con la posizione soprelevata del villaggio. Che fossero questi edifici ad aver ispirato il nuraghe? NI. Non è un errore di battitura, avete capito bene, NI. e vi spiego il perché.
Se da un lato va riconosciuta una finalità di controllo del territorio che può essere condivisa, va detto che le modalità in cui esso viene attuato sono differenti: Il recinto-torre è posto in luoghi sopraelevati e pertanto gode di un dominio visivo davvero vasto, i protonuraghi sono più legati ad un controllo mediante il popolamento dei territori che non ad una funzione di controllo visivo diretto, anche se i protonuraghi stessi godevano sempre di una certa altezza, seppur inferiore a quella dei nuraghi classici; va infine detto che, come scritto prima, solo quella di Monte Baranta risulta essere abitata in periodo nuragico, mentre le altre torri-recinto non sono finora state scavate (almeno che io sappia), pertanto l'affermazione che avessero tratto spunto da queste costruzioni appena citate risulta parecchio improbabile ed azzardata.
Ciò detto, veniamo ora al Bonnanaro.

Si tratta del periodo appena precedente a quello nuragico e vede la fase finale della costruzione dei dolmen e delle alleé couvertes, i quali saranno sostituiti da un tipo di sepoltura da loro derivata, la tomba dei giganti (alcune tombe dei giganti sono delle alleé riutilizzate, come Su Cuaddu 'e Nixias, Lunamatrona (Sud Sardegna)). Secondo Vincenzo Santoni (con lui sarebbe d'accordo anche il Webster), proprio nel Bonnanaro vi sarebbe la prima costruzione dei primi protonuraghi, un nuraghe che cita in particolare è il Sa Fogaia a Siddi (Sud Sardegna); Dyson e Rowlands ipotizzano, in quello stesso periodo, la comparsa delle prime tombe dei giganti. Tuttavia vi sono archeologi che si oppongono a questa ricostruzione, in particolare Mauro Perra giudica i contesti stratigrafici non riconducibili ad una nascita dei primi nuraghi nel Bronzo antico e medio iniziale.
Pur prendendo per buono quanto detto da Santoni, la questione non cambia perché, se è un fatto che i nuraghi "classici", con camera centrale e volta a tholos, siano derivati da quelli a corridoio (detti protonuraghi, come preferisco chiamarli io), ci si chiede cosa abbia ispirato le menti che hanno costruito questi ultimi.

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Domus de janas di Corona Moltana, uno dei luoghi in cui è attestata la facies Bonnanaro.

A questo punto, se non ci sono in Sardegna, esisteranno delle strutture simili ai nuraghi al di fuori dell'isola? Si e si tratta dei sesi di Pantelleria, dei talajots delle Baleari, delle torri di Corsica, dei brochs scozzesi e di alcune costruzioni davvero simili ai nuraghi presenti in Oman. Hanno quindi preso spunto da questi? NO. Vi spiego i motivi.

  1. I sesi di pantelleria sono più o meno coevi ma, a differenza dei nuraghi, sono tombe.
  2. I talajots sono leggermente più recenti dei nuraghi (quindi sarebbe vero il contrario, cioè che i loro costruttori fossero possibilmente ispirati dai nuraghi).
  3. I brochs  e le sopramenzionate torri dell'Oman (che, me ne vergogno, non so come si chiamino) sono di gran lunga più recenti, dall'età del Ferro al III sec. a.C..
  4. Le torri corse, stando alla bibliografia che sono riuscito a trovare, sarebbero coeve ai nuraghi pertanto è davvero difficile stabilire chi abbia iniziato per primo tra Sardegna e Corsica.
Immagine correlata
Broch di Mousa in Scozia.

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Castellu di Cucuruzzu in Corsica.

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Sesi di Pantelleria, Sicilia.

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Talayot di Torrellonet Vell, Minorca.

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Una delle strutture simili ai nuraghi presenti in Oman.


Conclusione.

Stando ai dati che ho raccolto (sperando ci siano tutti) non risulta esserci, fuori dalla Sardegna, una struttura che abbia potuto ispirare la costruzione dei primi nuraghi; stessa cosa vale per la Sardegna visto che non esistono strutture che possano aver fatto da ispirazione per l'innalzamento di questi.
Direi pertanto che tutto ciò che posso dire è che ad aver ispirato la costruzione dei primi nuraghi non è stata una struttura fisica ma un'idea data dalle necessità delle popolazioni sarde dell'età del Bronzo. Quale idea? Quale necessità?

Ne discuterò in un articolo successivo dato che A) questo articolo è diventato già troppo lungo di suo e continuando così diventerebbe pesante; B) ho speso due-tre giorni fino ad un intera notte per partorirlo (spero almeno sia fatto bene); C) sono influenzato e con le difese immunitarie di un ratto asfaltato da tre giorni; D) mi voglio tenere in riposo assoluto visto che tra poco mi dovrò vaccinare per la meningite (per chi non lo sapesse, vaccinarsi mentre si è ammalati o semplicemente convalescenti è estremamente pericoloso)

Per il resto, che ne pensate? Spero che l'articolo possa esservi piaciuto, se avete altri dati, non esitate a commentare.

Ci si vede ;)

8 commenti:

  1. I broch non hanno copertura a cupola e come hai detto tu sono datati dal secondo secolo a.c in poi, i talayots non mi risulta che avessero una copertura a tholos

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    1. Certamente, ma io non sto parlando di edifici "copia-incolla" ma di strutture che possono aver preso ispirazione da altre preesistenti nella propria terra o da altre presenti in terre straniere; successivamente ho fatto una disamina della seguenti ed ho spiegato perché, nonostante la similitudine, i sardi nuragici non avevano preso ispirazione da loro.
      Per quanto riguarda i Talayot ho scritto che le loro costruzioni fossero possibilmente ispirate ai nuraghi, non che fossero la loro copia esatta in salsa balearica visto che, a mio parere, uno può benissimo prendere ispirazione da un edificio antico preesistente ma rimodellarlo secondo la propria visione o la propria abilità nel progettare e costruire.

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  2. Due riserve, ma ti ringrazio per l’impegno e per l’occasione di parlarne.
    Mi ha sorpreso il passaggio sui proto-nuraghi, da una parte troppo angusti per soldati e deposito materiali, subito dopo plausibili residenze di Capi, alcune “davvero enormi” (e, chiedo per sapere, non per mettere in dubbio: quanto enormi?, quali sono?).
    La seconda riserva riguarda il fondare l’esclusione di una funzione templare sulla base delle stratigrafie mute in tal senso. Non vorrei apparire troppo cavilloso, ma a meno di crolli o di abbandoni improvvisi e definitivi (nei secoli) un tempio dismesso, trasferito o saccheggiato (nei secoli), potrebbe ben perdere (ordinatamente o meno) tutti i suoi orpelli. Per cui: o le stratigrafie ci dicono, quanto a quei tempi, chiaramente altro, oppure (penso) non potranno nemmeno escludere nulla.
    Troppo cavilloso? Aspetto di leggerti e ancora ti ringrazio, anche per la campagna pro vaccino.

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  3. Gentile Francesco, colgo l'occasione per dirti pure che mi è stato fatto notare solo ora il tuo commento sulla scrittura nuragica al quale non ho risposto, pertanto vedo di risponderti quanto prima in staccata sede e ti chiedo scusa se me ne sono ricordato solo ora.
    Per protonuraghi come residenze enormi intendo enormi nella forma complessiva, non tanto nella spaziatura che era, come detto prima troppo angusta, come protonuraghi enormi potrei citarle il protonuraghe Albucciu o il protonuraghe Friarosu, magari meno grandi rispetto a un Su Nuraxi o ad un Genna Maria ma al tempo dovevano essere davvero imponenti, conta inoltre che quello che noi vediamo è un residuo di quello che erano stati.
    Per quanto riguarda l'obiezione sulla non definizione di tempio potrei essere d'accordo se di protonuraghe ne avessimo scavato solo uno ma di protonuraghi sono stati scavati altri e le cito un esempio di uno che è stato abitato ben oltre la fine della civiltà nuragica: il Su Mulinu di Villanovafranca.
    Come ben saprai, questo protonuraghe ha dentro una delle sue stanze un altare risalente all'età del Ferro, quella era con ogni probabilità una stanza, vista l'unicità dell'oggetto in questione, dedicata al culto, vi sono poi alcuni ambienti vicino al protonuraghe in questione dove venivano fatti dei rituali; il punto è che una stanza con degli oggetti sacri dentro non fa di TUTTO L'EDIFICIO un tempio, visto che a quanto mi risulti, nelle altre stanze del nuraghe non sono stati rinvenuti oggetti assimilabili come funzione all'altare in questione.
    Con questo non voglio negare che esistessero delle porzioni dentro i protonuraghi in cui si venerassero, seppur in forma privata e non pubblica, le proprie divinità, è una cosa perfettamente possibile, ma non sono d'accordo che la presenza di una serie di oggetti sacri o di un altare in una stanza facciano un tempio di tutto l'edificio; se dovessimo ragionare così, e se non avessimo le fonti a testimoniarcelo, potremo pensare che ogni altare dedicato ai propri antenati facesse delle domus romane dei piccoli templi (ovviamente sappiamo che non è così), non so se mi spiego.

    Per il resto, ti ringrazio dei complimenti e scusa per la risposta tardiva, vedo ora di risponderti all'altro commento :)

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  4. Gentile Martino, ti invito almeno a notare che considerare l’altare di Su Mulinu un corredo per le preghiere domestiche dovrebbe dirsi quantomeno riduttivo. Incollo da Wikipedia: “All'interno di una torre è stato ritrovato l'unico esempio di altare nuragico della prima Età del Ferro costituito da una pietra scolpita a motivi verticali con un'effigie della dea Luna.”
    Ora, “dea Luna” a parte, ti pare che questo po’ po’ di “unico esempio” non debba stare a una costruzione di allora come oggi un’altare a una chiesa? Non sarebbe poi una novità che costruzioni per il culto abbiano un sancta-sanctorum dove si concentrano i riti prettamente religiosi e, intorno a questo, locali sostanzialmente di servizio per la gestione del tempio.
    Te la porgo un po’ alla Bersani: non è che se trovi il Giudizio Universale di Michelangelo su una parete lo interpreti come la partecipazione della Cresima ��

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Niente, volevo solo mettere uno smile, c’e Da ricorrere ai primi segni: ;-)

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    3. Devo essermi spiegato male, non mi è minimamente passate per l'anticamera del cervello di definirlo un semplice corredo per le preghiere (sarebbe folle dirlo), ho solo detto che una stanza adibita a funzioni sacre non fa di un nuraghe un tempio :)

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