lunedì 21 maggio 2018

Cosa ha ispirato la costruzione dei nuraghi e la loro evoluzione concettuale?



In un articolo precedente avevo discusso sulla possibilità dell'esistenza di una struttura più antica che possa aver ispirato la costruzione dei primi nuraghi che, ricordiamolo, non erano le torri di pietra troncoconiche che tutti o le fortezze di pietra fatte da più elementi, come Su Nuraxi di Barumini, che tutti noi conosciamo ma degli edifici di varie forme che, a livello generale, si sviluppavano più in estensione che in larghezza.
Nell'articolo (https://illeggiadromondodimartino.blogspot.it/2018/04/esiste-una-struttura-che-abbia-ispirato.html) avevo analizzato questa possibilità verificando se nella Sardegna e nelle altre parti del Mediterraneo, durante età del Rame e del Bronzo antico, esistessero costruzioni del genere che avessero fatto da "muse ispiratrici"; la risposta è stata negativa in quanto non ho riscontrato presenza di strutture simili.

Era chiaro, arrivati a questo punto, che ciò che ha creato i primi nuraghi è essenzialmente un'idea data da una precisa esigenza. Quale? In questo articolo cercherò, al meglio delle mie limitate capacità, di spiegare quali sono state le dinamiche che hanno portato alla creazione dei primi nuraghi, vale a dire i protonuraghi (o nuraghi a corridoio se preferite) e quali furono invece quelle che hanno portato ad una standardizzazione della loro forma e diversificazione delle funzioni.

Partiamo dai presupposti: nel Calcolitco (sinonimo dell'età del Rame) abbiamo visto il nascere di villaggi fortificati nel nord Sardegna in cima a colli, villaggi tipici dell cultura Monte Claro, la cui esistenza si contrappone, da un punto di vista strettamente materiale (reperti e strutture) alle culture Filigosa ed Abealzu, quindi è possibile osservare per la prima volta una divisione della popolazione all'interno della Sardegna e l'esigenza esigenza di un controllo del territorio attraverso dominio visivo delle vallate sottostanti già a partire dal IV millennio a.C. .
Nel Bronzo antico compaiono due elementi piuttosto interessanti: la tomba dei guerrieri rinvenuta a Sant'Iroxi e i primi segni di una sepoltura ancora più collettiva di quelle delle età precedenti con la creazione delle primissime tombe dei giganti (che, ricordiamolo, sono un'evoluzione concettuale dell'alleé couverte, una sorta di dolmen allungato presente in Sardegna già dall'età del Rame). Questi elementi fanno pensare ad una situazione in cui A) la collettività stava iniziando ad avere un ruolo di maggior rilievo, B) erano necessari gruppi armati per la difesa del villaggio dal quale provenivano se non del territorio che controllavano partendo da quest'ultimo.

Tomba di Sant'Iroxi ed i suoi rinvenimenti, notare la lama della daga in rame arsenicato a destra.

Arrivati a questo punto, era chiaro che servisse una struttura che potesse svolgere la funzione di controllo del territorio e che rappresentasse allo stesso tempo coloro i gruppi che svolgevano tale funzione partendo dal villaggio in cui risiedevano. Tale edificio doveva essere imponente, in modo da impressionare quelli provenienti dagli altri villaggi che lo avessero osservato, e torreggiante in modo che in cima ad esso si potesse avere un dominio visivo del paesaggio in modo da poterlo controllare meglio.
Nascono così, agli inizi del Bronzo medio, i primi protonuraghi, strutture enormi che erano sia il centro che rappresentazione del potere dei vari capivillaggio sugli insediamenti in cui sorgevano e sui territori correlati. Arrivati a questo punto, uno dirà: cosa centra la collettività se parli di sede di potere dei capivillaggio?

Una bella domanda a cui cerco di dare la migliore risposta possibile: se devi costruire delle struttura di pietra imponenti che e devi avere a che fare con una manodopera limitata agli abitanti del tuo villaggio (e non aspettatevi una cosa come Micene, Ugarit o Babilonia) ed un quantitativo di risorse non indifferenti (pietra in primis), non puoi certo permetterti di fare il "non mi tocchetti che mi caghetti" della situazione come i faraoni d'Egitto e neppure fare distinzione fra patrizi e plebei nella Roma repubblicana prima della secessione dell'Aventino o tra baroni e servi della gleba in pieno Medioevo; pertanto tu e i tuoi compari dovete collaborare.
Appare quindi verosimile, almeno dal mio punto di vista, che esistessero delle figure di maggiore importanza nei singoli villaggi ma che non fossero delle figure totalmente autarchiche come il gran re di Persia, i diadochi, i faraoni o gli imperatori romani, ma una sorta di primus inter pares come i re di Sparta od i sovrani gallici descritti nel De Bello Gallico di Giulio Cesare (so che l'espressione stessa era stata coniata per gli imperatori romani a partire da Augusto ma era puramente di facciata visto che tutti i poteri erano di fatto nelle loro mani).

Risultati immagini per nuraghe monotorre
Nuraghe monotorre Santa Sarbana, Silanus (NU).

Con il passare degli anni e dei secoli, avviene un aumento di popolazione all'interno dei singoli villaggi che causa un surplus di abitanti rendendo dunque necessaria la fondazione di altri villaggi e la costruzione di nuovi nuraghi, sia per rappresentanza che per il controllo del territorio; assistiamo inoltre a cambiamenti importanti: A) i protonuraghi di varie forme diventano i nuraghi monotorre troncoconici che tutti noi conosciamo, sviluppati più in altezza che in estensione, in modo da poter avere un dominio visivo ancora più ampio del territorio su cui venivano costruiti; B) alcuni nuraghi vengono (apparentemente) costruiti senza che ci sia necessariamente un villaggio correlato ad essi.
Appare chiaro quindi che, sempre nel Bronzo medio, venga data maggiore importanza al controllo del territorio che non alla mera raffigurazione di potere.

Questa tendenza, però, sembra riequilibrarsi con la comparsa, nel Bronzo recente, dei primi nuraghi complessi; questi ultimi, in alcuni casi, nascono come nuraghi semplici per poi vedersi aggiunte altre torri (Su Nuraxi di Brumini), in un caso abbiamo addirittura un protonuraghe che viene convertito in nuraghe complesso (Su Mulinu di Villanovafranca). La loro presenza e le loro dimensioni indicherebbero infatti la presenza di capivillaggio dotati di maggior influenza/potere rispetto a quelli che risiedevano nei nuraghi monotorre  (tenere conto che si parla sempre di quelli correlati ai villaggi) o nei polilobati (sinonimo di nuraghi complessi) di minori dimensioni; si ha quindi un ritorno ad un'esigenza sia di controllo che di ostentazione della propria forza rivolta non solo ai villaggi/nuraghi lontani ma anche a quelli vicini che avevano un rapporto di stretta collaborazione e vicinanza con i nuraghi complessi più grandi. Per far capire meglio il concetto vi faccio vedere una mappa estratta dal mio lavoro di tesi magistrale.

Sistema dei villaggi nuragici in un'area compresa tra il comune di Aidomaggiore e quello di Borore. I nuraghi Bighinzones, Porcarzos, Maso 'e Majore e Meddaris sono quadrilobati; Sanilo e Tresnuraghes trilobati; Busazzone un tancato (con due torri, una di fronte all'altra).

Nella mappa che vi ho mostrato vi sono alcuni piccoli gruppi di nuraghi con o senza villaggi nuragici che sembrano vivere un rapporto di strettissima collaborazione in quanto, come è ben visibile, sono costruiti a distanze estremamente ravvicinate; tra questi in particolare spiccano Bighinzones e Meddaris, quadrilobati i cui villaggi correlati ed i capivillaggio che li abitavano stavano verosimilmente al vertice dei raggruppamenti di nuraghi e villaggi di cui facevano parte.

Spero che il mio articolo vi sia piaciuto e che possa anche aver chiarito alcuni dei dubbi a chi si chiedeva quale fosse la funzione dei nuraghi (sembra una banalità ma ci sono persone che non sanno ancora che funzione avessero i nuraghi o che affermano, erroneamente, che fossero templi).

Al prossimo articolo ;)

Edit: mi sono accorto che la mappa dei nuraghi distribuiti in zona presentava degli errori, pertanto ho ritenuto opportuno sostituirla con una corretta, chiedo dunque scusa per aver fornito un'informazione errata.

5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. La mia teoria considera in modo precipuo ..e questo e` dovuto in ultima analisi.. che i nuraghi nascano come centri sociali - politici -religiosi- decisionali del villaggio /

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mmm potevano avere più funzioni ma tra queste escluderei centro sociale (che detto così, perdonami, sembra che parli del Leoncavallo ed altri ricettacoli di cannati, con rispetto parlando della categoria appena citata) e religiosi (una stanza in cui ci sono reliquie sacre ed altari ad uso privato, come l'altare di Su Mulinu, non fanno di tutto l'edificio un tempio). Come centro politico dipende da quale sia la tua concezione di centro politico perché esiste una variante non indifferenti per la definizione centro politico, si può andare da organi collegiali, come il senato romano, fino a quelli composti a singolo individuo, io personalmente lo vedo come sede dei capivillaggio; decisionale potrebbe esserlo stato, almeno fino a che non sono comparse le capanne delle riunioni.

      Elimina
  3. Martino, sono solo delle onteredssanti ipotesi. La funzione dei nuraghi finora è un argomento da dibattere. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne convengo visto che si sarebbero molti aspetti da chiarire (come in ogni campo dell'archeologia) ma andiamo per esclusione: abbiamo già degli edifici religiosi (pozzi sacri e templi a megaron), c'è bisogno di strutture per controllare il territorio in modo da sfruttarlo meglio, quale di queste potevano essere?

      Elimina