mercoledì 6 giugno 2018

Archeogaming: Mi Rasna. Quando i videogiochi incontrano l'archeologia.




Archeologia e videogiochi sono quanto più lontano ci si possa immaginare: la prima per poter studiare, apprendere e realizzare quale fu la storia dei nostri antenati attraverso i ritrovamenti archeologici; i secondi per poter staccare la spina, cazzeggiare o immergersi in altri mondi per non pensare ai propri problemi e le proprie incombenze.
Mischiarli entrambi non sembra certo essere cosa fattibile, sarebbe come mettere lo zucchero nella aglio-olio-peperoncino, l'aceto nella passata di pomodoro (e una volta io l'ho fatto) e il sale nel mojito (il sindaco della mia città sclererebbe male al solo pensiero); in sostanza mischiarli produrrebbe soltanto ciofeche come la carbonara francese.
O forse no.

Dal mondo delle indies videoludiche è spuntato fuori un giochino per le piattaforme Android (smartphone e tablet) particolarmente interessante, un gioco dedicato ad una popolazione ben nota nel panorama archeologico mondiale ma pressochè ignorata industrie di videogiochi che prediligono di solito greci o romani, dove l'archeologia riveste un ruolo particolarmente importante nel proseguimento dello stesso.
Signori e signore, lettrici e lettori, vi presento: Mi Rasna.

Creato dalla Entertaiment Game App, casa produttrice di videogiochi indipendenti ITALIANA, cosa di cui andare fieri e non solo per puro senso nazionalistico, Mi Rasna è un videogioco  dedicato agli etruschi, cosa davvero molto interessante dato che ce ne sono pochissimi in giro dedicati ad essi (se qualcuno lo sa me lo riferisca), di cui ne ero venuto a saperne completamente a caso circa un mese fa nella pagina del contatto facebook di una mia vecchia conoscenza in cui era presente un articolo dove si discuteva del gioco in questione che stava per uscire: nell'anteprima veniva descritto come gioco di strategia gestionale in cui tu interpreti il ruolo di un magistrato locale con il compito di far prosperare la tua città e di difenderla dagli attacchi esterni; alla prime righe avevo pensato ad una sorta di Rome Total War o di Age of Empires in salsa etrusca ma leggendo meglio la descrizione ho subito pensato più a dei gestionali come Caesar o Faraon in cui costruisci dal nulla le tue città e le fai prosperare attraverso varie ere. Fuochino, è vero che il concept di gestione e di difesa della propria città è relativamente simile ma la differenza sta nel fatto che non gestisci una città creata dal nulla ma una delle dodici dodecapoli etrusche realmente esistite: Veio, Tarquinia, Cortona, Volterra (quella che uso io), Vulci, Vetulonia, Populonia, Perugia, Faleree, Caere, Volsinii, Roselle, Fiesole e Chiusi.
Essendo dunque uno strategico gestionale non aspettatevi azione alla Age of Empires o battaglie campali cazzute come nella serie Total War.

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Parte della mappa di gioco in cui vengono raffigurate le città. Quelle con i vari stemmi sono le dodecapoli che si possono scegliere di gestire.

Le meccaniche all'inizio possono apparire un po' complicate ma, una volta lette le istruzioni ed iniziato a mettere mano ad una delle dodici città, si comprende bene come bisogna operare per poter progredire nel gioco.
Mi Rasna è diviso in cinque ere: Villanoviano, Orientalizzante, Età Arcaica, Età Classica, Ellenismo; ad ognuna di queste non ci si arriva attraverso un timer prestabilito ma sviluppando le dodecapoli che abbiamo scelto e le città più piccole collegate ad esse; per poterle sviluppare occorre prima sbloccare le "abilità" di un città (agricoltura, artigianato, esercito e via dicendo) e poi si iniziano a costruire le dovute strutture come gli abitati, le caserme, i campi agricoli, i mercati, i templi etc. Va detto che ogni periodo non è identico a se ma consente di sbloccare nuove abilità che consentono la costruzione di nuove strutture che migliorano ulteriormente la crescita delle città.

Parlando della schermata della costruzione delle città, essa è talmente essenziale da esser praticamente un elenco di materiali necessari per la sua crescita e delle strutture attualmente presenti, quindi niente ubicazione manuale delle strutture da costruire come avviene nella stragrande maggioranza; a prima vista potrebbe sembrare un difetto ma per la stessa struttura del gioco è un pregio dato che servirà una certa immediatezza nell'eseguire determinate azioni in quanto avviene tutto in tempo reale, scorrerie dei nemici comprese, scordatevi quindi di turni in cui ci si può prendere pure mezza giornata nel pianificare ogni singola costruzione; stesso discorso dicasi per le battaglie, anch'esse strutturate in maniera elementare ma relativamente immediata.

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Schermata di sviluppo di una delle dodecapoli, Populonia in questo caso.

Parlando dei gruppi di banditi o soldati avversari che bisogna contrastare, questi non costituiscono una minaccia vera e propria in sé dato che non andranno a distruggere la nostra città, il problema è che si generano all'infinito ed una volta giunti in una città finiscono per rubar via alcune delle risorse che le potrebbero essere utili per poter progredire avanti come il pesce, il grano o la carne, senza contare che più si va avanti nelle epoche e più diventa difficile contrastarli se non si fa evolvere e crescere il proprio esercito nella maniera adeguata.

Va comunque fatta notare una cosa: non esiste una schermata di selezione delle città che vuoi gestire come accade in un Rome Total War ma la mappa consente di poter scegliere in assoluta libertà le proprie dodecapoli: si può decidere di concentrare le proprie attenzioni su una sola città nelle fasi iniziali per poter prender meglio dimestichezza col gioco e le sue meccaniche, in seguito è possibile scegliere di far sviluppare quando e quanto si vuole una o altre più dodecapoli presenti sulla mappa; se poi uno ha pazienza e vuole strafare, è possibile gestire tutte e 12 le città in questione, creando così degli eserciti che si riesce a far cooperare per poter far fronte a delle minacce troppo grandi per una singola armata.

Mi Rasna - Io sono Etrusco تصوير الشاشة 4
Schermata di arruolamento esercito, ogni città ha un suo esercito che si riempie grazie al numero di abitanti liberi di tale città,per aumentarne le dimensioni occorre quindi far crescere la propria città.

Cosa non da poco è la presenza del Fanum Voltumnae, un'assemblea dei rappresentanti delle 12 dodecapoli in cui si possono chiedere più soldi per costruire strutture, più risorse per far crescere le città, più abitanti per popolare le città etc., per poter ottenere delle risposte positive alle proprie richieste è necessario riempire la barra del rapporto che si ha con anche una sola delle dodecapoli, come? Completando delle missioni i cui si chiede di consegnare un tot di risorse entro un tempo limite, compiendole si ottengono soldi per andare avanti nel gioco e fama per non prendere due di picche ad ogni assemblea.

A questo punto uno si chiede: dove sta l'incontro con l'archeologia? Sta in una serie di elementi che elenco adesso: 
  1. La possibilità di guadagnare monete attraverso dei quiz di archeologia riguardanti le dodecapoli, ognuna di queste ha la propria tabella di domande a cui bisogna rispondere correttamente, il che è abbastanza utile per farsi un pochino di cultura per riguardante il periodo etrusco
  2. Puzzle in cui devi completare una figura, in questi casi un reperto archeologico etrusco; per ogni immagine completata è presente una descrizione relativa ed 800 monete d'argento per andare avanti nel gioco.
  3. Descrizioni estrememente accurate per ogni singolo elemento riguardante gli etruschi: i periodi (dal Villanoviano fino all'Ellenistico), le singole città con la loro storia ed i loro rinvenimenti archeologici, tutto questo viene spiegato nei minimi dettagli grazie all'aiuto di un team competente nella materia che viene trattata
  4. La possibilità di poter guadagnare botte di soldi (virtuali, non equivocate) presenziando nelle più importanti strutture dedicate agli etruschi ed all'archeologia etrusca in generale, una cosa che mi ha ricordato un poco Pokemon Go ma che risulta geniale nell'ambito della divulgazione e fruizione dei beni culturali.
Eccovi l'elenco dei posti che potete visitare per ottenere monete extra.

Come potete facilmente immaginare, l'archeologia e la conoscenza della storia degli etruschi non sono un semplice contorno ma costituiscono parte importante nello svolgimento del gioco per poter gestire al meglio le proprie dodecapoli.

In definitiva, posso affermare che questo gioco, in un mondo sempre più tecnologico e zeppo di gente dipendente dagli smartphone, rappresenta un ottimo mezzo di divulgazione archeologica in quanto riesce a far conoscere la storia degli etruschi in modo abbastanza coinvolgente ed interessante. L'unica pecca è che il gioco potrebbe presentare ancora qualche piccolissimo bug (è uscito un mese fa), tuttavia gli sviluppatori del gioco si sono mostrati veramente cordiali, capaci e collaborativi nel risolvere ogni singolo problema riguardante il loro prodotto e per questo meritano ogni plauso ed incoraggiamento possibile.
Consiglio dunque questo gioco a chi vorrebbe per una volta giocare nei panni degli etruschi (mai cagati dalla grossa industria videoludica che ha sempre preferito greci, romani, vichinghi, egizi e cose varie) e per chi vorrebbe semplicemente un gestionale con cui passare il tempo senza pensare troppo alla componente bellica.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e che abbia contribuito ad invogliarvi almeno a provare questo giochino; spero inoltre che questo possa fornire gli spunti necessari per la creazione di un gioco simile ma ambientato nella nostra Sardegna dal Neolitico fino all'Età del Ferro.

Al prossimo articolo ;)

1 commento:

  1. Grazie del artico, proverò il gioco, se non ci hai mai gicato civ city rome è un altro game molto bello e ben costruito sempre gestionsle con meno guerra, sindivide in due tipologie di campagne una d’espansione militare e l’altra economica. Lo consiglio molto.

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