martedì 8 gennaio 2019

Il bronzetto gigante di Cagliari. Cosa ne penso.


Buon anno a tutti voi! Come avete passato queste vacanze? Spero tutto bene. Di recente sono rimasto invischiato in vari eventi, master e tirocinio in primis, che non mi hanno permesso di dedicare molto tempo e concentrazione per questo blog, che compirà il primo anno di vita tra poche settimane, ragion per cui voglio rimediare parlando di un avvenimento che ha spadroneggiato sui social per molto tempo nelle prime settimane di dicembre scorso.
Non si era parlato d'altro: giornali, gruppi su facebook, siti internet, tutta l'attenzione si è concentrata su di lui. La statua gigante del bronzetto proposta dal consigliere comunale dei riformatori Raffaele Onnis.
Da dove è nata questa proposta? Stando allo stesso consigliere, lo scopo di questa statua è quella di rappresentare l'identità sarda attraverso un simbolo forte. E quale simbolo è meglio di un "bronzettone" di oltre 20 metri?

L'opinione si è spaccata in due: da una parte quelli che sono d'accordo, tanto che vorrebbero che sostituisse la statua di Carlo Felice (operazione, a mio avviso, stupida ed antistorica sotto ogni punto di vista); dall'altra quelli che lo ritengono un pugno agli occhi ed uno spreco di soldi. Dal punto di vista estetico è difficile dare torto a questi ultimi visto che la statua sembra uscita da un vecchio filmato prerenderizzato di un videogioco degli anni '90, quelli della prima Playstation per intenderci. Ma vediamo di andare oltre le immagini e cerchiamo di capire l'effettiva bontà del progetto.

Questi sono i punti principali in cui la si vorrebbe installare.


Due dei punti ipotizzati: Porto di Cagliari e pineta di Su Siccu.

Quelle che vi ho fatto vedere sono delle ricostruzioni ma il "bronzettone" si trova davvero in Sardegna già da un bel po' di anni e si trova a Tortolì. Ed è tale e quale alle ricostruzioni.


Il mega bronzetto di Tortolì in tutto il suo splendore. Foto presa dalla pagina facebook Architerror.

È leggermente più basso di quello che si vorrebbe a Cagliari ma è identico in tutto e per tutto in ogni elemento. Per cui, fermo restando che la statua stessa può cambiare, possiamo benissimo immaginarlo nei posti indicati da Raffaele Onnis.
Partiamo dal punto di vista estetico. La statua non è brutta, è orrenda. Ad uno può pure piacere, i gusti sono gusti, ma questa è una roba inguardabile, una pallida imitazione di un mezzo di espressione tipico ed apprezzato di una cultura antica ed affascinante quale quella dei sardi nuragici, tanto che sembra pure una parodia. Per rendere bene il concetto, è come un film della Asylum (quella che ci ha propinato grandi capolavori del cinema trash, quali Sharknado) che fa il verso ad altri film più famosi e ben riusciti (se non sapete di che sto parlando, andate ad informarvi sulla casa cinematografica in questione, ne vedrete di belle).
Un altro punto a sfavore è che la statua è troppo grande per non essere notata; ciò va a compromettere il bellissimo "skyline" di Cagliari che è possibile notare venendo verso il porto, stesso discorso varrebbe per chi dovesse vedere il lungomare della pineta di Su Siccu. Traducendo: sarebbe come una macchia di sugo o di vino in una camicia Armani o Dolce&Gabbana.

Ciò nonostante, voglio far vincere la statua in corner, o almeno farla pareggiare: è adatta al contesto in cui si trova? Non proprio. Perché? Cagliari ha avuto numerose testimonianze dislocate in vari punti della città, dal Neolitico fino all'epoca giudicale a Santa Gilla (al tempo nota come Santa Igia); fare un monumento ad una sola testimonianza, per giunta circoscritta in punti dove di nuragico non è stato trovato nulla (testimonianze dei sardi nuragici a Cagliari le abbiamo, per ora, soltanto a Capo S. Elia, leggete questo articolo di Alfonso Stiglitz per saperne di più) sarebbe poco sensato oltre che riduttivo; diverso sarebbe stato qualora fosse presente presso edifici come il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, visti i contenuti di quest'ultimo, a patto di farla a dimensioni minori e certamente di maggior pregio artistico.

Brutta e fuori contesto, voglio comunque darle un'ultima chance per salvarsi: è utile? È quanto serve a Cagliari ed ai cagliaritani? No.
Non per fare del benaltrismo ma Cagliari ha bisogno di tante altre cose, ad esempio una risistemata totale al manto stradale in alcune zone od il saper conciliare la vita notturna ed il benessere dei cittadini che vivono nelle zone interessate alla movida cittadina; questa statua potrebbe anche destare interesse se solo A) fosse molto più piccola (4 metri esagerando), B) fosse molto più bella (si spera qui che cambino totalmente il soggetto, C) fosse in un contesto adatto o se racconterebbe una storia non solo di Cagliari ma anche della Sardegna intera.

Perché non farci un bel gruppo di statue che testimonino tutte le ere che hanno interessato la nostra città e la nostra isola, epoca nuragica compresa? Anche solo un'opera concettuale andrebbe benissimo, avrebbe certamente molto più senso della ciofeca immane di cui ho appena parlato e sarebbe molto più rappresentativo dell'identità sarda e cagliaritana.

Non so come sia ora la situazione, se sia stato accantonato il progetto o se questo sia ancora in porto; spero solo che il sig. Raffaele Onnis possa aver cambiato idea o, quantomeno, averla riveduta.

E voi che ne pensate? Se siete d'accordo o meno, non fatevi problemi, commentate (mantenendo però un tono civile, alcuni possono prendere la cosa sul personale).
Ci si vede ;)

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